Solid Void

Solid void 3

LUCA FRANCESCONI + LUCA MORENA

9-12  luglio 2014

Tram Diogene

Progetto Diogene è lieta di annunciare la terza edizione di Solid Void 2014. Solid Void è Una scuola di alta formazione, lontana dall’essere legata ad una forma istituzionale, consiste nell’invitare un piccolo gruppo di artisti come studenti e di creare un’occasione di approfondimento grazie alla presenza di due figure di rilievo intellettuale e artistico, ossia i Docenti. Quest’ultimi vengono intesi come ricercatori che possono condividere qualcosa della propria esperienza con altri che fanno ricerche parallele, elaborando autonomamente una proposta di ricerca.

I docenti invitati sono l’artista Luca Francesconi e il filosofo Luca Morena.

Ogni docente proporrà un personale percorso di ricerca: Il corso di Luca Francesconi, come suggerito dal titolo Il tempo e l’auto-produzione nell’alimentazione umana – contro la monocultura agricola, riconsidererà la definizione di Tempo e di Ritmo, partendo dall’assunto che – implicando uno spazio, delle dimensioni ed un limite – l’allestimento è una scansione di ritmi e, pertanto, una definizione di tempo, variabile riassuntiva e arbitrariamente stabilita dall’uomo. Disporre, collocare, allestire, è dunque creare Tempo, decorare è creare un codice, tracciando un ritmo caratteristico e riconosciuto attraverso determinate tradizioni. L’agricoltura come metafora di Tempo e il Ritmo come strumento di lavoro saranno al centro delle riflessioni proposte dall’artista intorno alle funzioni che l’alimentazione svolge nella nostra vita, guardando tutto ciò come diretta conseguenza del percorso svolto fin qui. L’auto produzione agricola potrebbe essere una strada possibile per (ri)costruire quella sensibilità organica “dell’uomo-come-cacciatore” necessaria per armonizzare un equilibrio tra terra e viventi, tra interno ed esterno, tra tempo e svolgimento: produzione e consumo. Luca Morena proporrà di rivalutare Il significato degli Oggetti e si interrogherà soprattutto sull’inganno che quest’ultimi destano su di noi, attraverso le loro “identità imperfette”. Inoltre che genere di oggetti sono quelli la cui identità è da considerarsi imperfetta? Esistono davvero cose la cui identità è, per così dire, tanto debole da aver bisogno del nostro contributo cognitivo per apparire come entità individuali? Si tratta forse di oggetti «virtuali» o «convenzionali»?

 

PARTECIPANTI

Lia Cecchin, Giulia Gallo, Valerio Manghi, Sara Meloni, Erik Saglia, Clara Rosenberg, Elena Tortia, Alessia Xausa.

 

Luca Francesconi (1979) analizza, con il suo lavoro, i legami tra uomo e natura, spazio e tempo, le opere d’arte ed i materiali, così come le dinamiche nello spazio espositivo. Ha spesso preso come punto di partenza riferimenti primordiali come fiumi, cicli lunari, i campi e l’agricoltura. Nelle sue mostre questi temi divengono pietra angolare, concreta e simbolica, di un gruppo di opere che coinvolgono esplorazioni spaziali, la fisica e le sue relazioni con il tempo. Lo stesso display espositivo, come oggetto estetico, è una componente centrale delle sue speculazioni. Recentemente ha iniziato ad interessarsi al rapporto tra alimentazione e pratiche antropologiche.
Tra le sue mostre personali più recenti ricordiamo: Pane pane pane vino canale di scolo, Umberto Di Marino, Napoli, I (2014); Geode Cupa, Fluxia, Milano, I (2013); Crac Alsace, Altkirch, F (2012); Musée Beurnier-Rossel, Montbeliard, F (2012); De labore Solis, Galerie Chez Valentin, Parigi, F (2011); Infinite Eye, Fluxia, Milano, I (2010). Nel 2009 vince il Premio Illy – Present/ Future con la Galleria Umberto di Marino ad Artissima 16, Torino, I. Fra le principali mostre collettive ricordiamo: The Meditative Relaxation Cycle, Arcadia Missa, Londra, UK (2014); Then Now – Miart, Fluxia, con Jimmie Durham, Milano, I (2014); Eux, Shanaynay, Parigi, F (2014); Braccia#2, project by A.Biggio, Museo Marino Marini, Firenze I (2013); Braccia#1, project by A.Biggio, MAN, Nuoro, I (2013); Keeping is not collecting, Works Sited, Los Angeles, US (2013); Fig.2 – Natura Morta, Gnam, Roma, I (2013); AB, Fondazione Nomas, Roma, I (2013); Art of Living, Valentin, Parigi, F (2013) ;ILLUMInations – 54 Biennale di Venezia – Arsenale, Venezia, I (2011); Partita a quattro – Galleria Lorcan O’neill, Roma, I (2011); Premio Emergings Talents – CCCS Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze, I (2011); Vedere un Oggetto – Vedere la Luce, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene (TO), I (2011); Voyages d’Italies, Magasin – CNAC, Grenoble, F (2010).

Luca Morena (1973) è co-fondatore e amministratore di iCoolhunt, società che sviluppa tecnologie per l’identificazione precoce dei cambiamenti socio-culturali attraverso l’analisi di dati digitali. Ha svolto attività di ricerca presso il Laboratorio di Ontologia (Labont) dell’Università di Torino. Si è occupato di filosofia del linguaggio, metafisica contemporanea, filosofia della società. È autore di diversi articoli sulla filosofia degli oggetti (con Achille C. Varzi ha curato Oggetti fiat, numero monografico della “Rivista di estetica”, Rosenberg & Sellier, Torino, 2002) e di una monografia sui disaccordi filosofici sulle questioni d’esistenza (Word or Object? A Study of Disagreement in Ontology, Alboversorio, Milano, 2007). Nel 2009 ha curato con Maurizio Ferraris Europa!, fascicolo monografico della rivista filosofica internazionale “The Monist”.Progetto Diogene è lieta di annunciare la terza edizione di Solid Void.