COLLECTING PEOPLE

Torino – Lunedì 29 maggio alle ore 21.00 al Tram Diogene avrà luogo un nuovo incontro della serie Collecting People, iniziativa volta alla condivisione e alla diffusione della conoscenza, attraverso la quale Progetto Diogene si apre ad incontri ed interventi estemporanei, determinati talvolta dal semplice passaggio in città di un artista, o di una qualsiasi altra figura di alto profilo culturale, incline alla condivisione del proprio lavoro. In quest’occasione l’ospite sarà l’artista Giulio Squillacciotti, selezionato da Arteco (Beatrice Zanelli, Annalisa Pellino), per una residenza che è parte integrante del lavoro di studio e ricerca condotto negli archivi del progetto Mai Visti.
L’artista è stato invitato a condurre una riflessione sul lavoro di archiviazione di opere d’arte outsider avviato da Arteco nel tentativo di dissodare terreni ancora poco noti della ricerca storico-artistica, a partire dalle sue fonti primarie e rivelandone il potenziale narrativo che nel suo farsi può assumere declinazioni talvolta inattese e non necessariamente lineari.
Il lavoro di Squillacciotti si focalizza sull’analisi degli apici culturali di certi fenomeni, sulle loro narrazioni e sulla possibile reinvenzione degli stessi in altri contesti, fondendo insieme elementi fittizi e fatti storici. Conduce ricerche che tendono a rivisitare la storia, o le storie, creandone di nuove da prospettive soggettive in cui narrativa e cultura popolare si fondono attraverso un sistema di significati multi-strato, formalmente tradotti in film, documentari, talk e performance.
Artista, film-maker e ricercatore, Giulio Squillacciotti (Roma 1982) vive e lavora a Milano. Studia Storia dell’Arte Medievale a Roma e Barcellona e successivamente arti visive allo IUAV di Venezia. È autore, fra gli altri, di due lungometraggi: RMHC 1989-1999 (Italia 2012) e, con Camilla Insom, di Archipelago. Spirits, Sounds and Zār Rituals in the Persian Gulf (Iran-Italia 2016). Il suo lavoro è stato esposto e proiettato, fra gli altri, a Les Rencontres Internationales del Centre Pompidou e Gayte Lyrique di Parigi, Haus der Kultur der Welt di Berlino, Manifesta 8 di Murcia, Le Magasin CNAC a Grenoble, Istanbul 2010 Capitale Europea della Cultura, Beirut Art Centre in Libano, New York Photo Festival, Dumbo Video e la Columbia University di New York e al 33 ° Torino Film Festival.
Mai Visti e Altre Storie (www.maivisti.it) è un progetto nato nel 2015 con l’obiettivo di catalogare e far conoscere le opere di arte outsider presenti nelle collezioni di Art Brut del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, nell’ex OP di Collegno e nell’atelier La Galleria della Città di Torino. Ciò avviene non solo attraverso il lavoro in archivio, ma anche grazie a mostre e talk, workshop e formazione rivolta a vari target di pubblico, nonché attraverso collaborazioni con enti e realtà attive nel mondo della grafica e dell’editoria indipendente.
Da un’idea di Tea Taramino (Città di Torino)
a cura di ARTECO (Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli)
in collaborazione con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino
con il contributo della Compagnia di San Paolo e della Città di Torino (Direzione Politiche Sociali).